Un primo maggio alpino da Re

Nella giornata dalle molte manifestazioni non poteva mancare la presenza alpina, intendendo con tale termine sia il luogo sia l’Associazione.

E così, il primo maggio, allietato da un caldo sole che ha lasciato alle spalle la stagione invernale, è stata anche la giornata degli alpini Ossolani e della Val Vigezzo, che hanno festeggiato due ricorrenze con il loro raduno ‘regale’: per una volta passi questo termine, per significare che proprio a Re, località vigezzina, si sono celebrati il “Novantesimo di fondazione” del locale Gruppo alpini e “l’Ottavo Raduno” dei sette Gruppi Alpini della Val Vigezzo.

La lunga sfilata di alpini con le insegne dei Gruppi e della Sezione A.N.A. di Domodossola, che si è composta dopo la celebrazione della Santa Messa presso il Santuario della Madonna del Sangue, e seguita da numerose persone che hanno applaudito i partecipanti provenienti dal tutto il territorio, si è poi fermata davanti al Monumento per l’omaggio ai Caduti, alla presenza dei due Comandanti di Domodossola, ossia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Molti i Sindaci presenti con la fascia tricolore. Il delegato di Valle ha poi consegnato ai Comandanti il guidoncino del Gruppo alpino di Re e il libro che racconta la storia dei Gruppi della Valle, ed anche il ‘crest’ (scudetto ligneo col distintivo) dei medesimi.

Conclusa la cerimonia, è stato esteso l’invito a tutti gli alpini per il rinfresco ed il pranzo a Santa Maria Maggiore, rammentando nel contempo il prossimo appuntamento all’Adunata Nazionale di Rimini, che come si ricorderà, non si era potuta effettuare nei due anni precedenti per la problematica sanitaria.

E’ tradizione alpina festeggiare particolarmente, nelle manifestazioni, coloro che rappresentano anche la storia del Corpo, ossia i “veci”, che possono raccontare tanto del vissuto, sia personale sia del Paese. Anche a Re non sono mancate tali presenze.

Vogliamo ricordare, nel Raduno del primo maggio, quella di Luigi Sogliani, del Gruppo di Vagna di Domodossola, artigliere alpino, che prestava servizio ad Aosta negli anni 1954-55: è attualmente attivissimo come volontario addetto al museo di Domodossola: un ‘giovane’ da far invidia ai giovani di oggi.

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